Vi ricordate il detto “Errare è umano ma perseverare è diabolico?“. Secondo me è una gran cazzata!
In tutta la mia vita ho fatto cose, commesso errori, ottenuto soddisfazioni, scalato montagne enormi, caduto da altezze assurde per poi camminare sempre a testa alta, guardando negli occhi la gente, senza mai abbassare lo sguardo, neppure difronte alle sconfitte o alle umiliazioni.
Ho provato ad intraprendere degli studi all’età di vent’anni per poi rendermi conto che non facevano per me e che non era la mia strada, ma non mi sono arreso. Ho cercato altre strade.
Ho fatto lavori più o meno remunerativi, lavori di testa, lavori manuali, lavori stancanti, lavori deprimenti, lavori stimolanti. E mi sono reso conto, ad ogni ripartenza, che li ho fatti, punto.
In ognuna di queste situazioni cos’era che mi faceva andare avanti senza bloccarmi? Cos’era che mi dava la forza di ripartire e di non scoraggiarmi nonostante tutto, nonostante il mercato del lavoro che 9 volte su 10 ti affonda? Cosa mi ha portato a crescere e a fare esperienze con un datore di lavoro piuttosto che con un altro, in uno sport piuttosto che in un altro, nella vita privata?
La risposta è sempre la stessa. Chiara e limpida, senza dubbi.
La perseveranza.
Perseverare non è diabolico, perseverare è umano e nella sua umanità è frutto di mille valori e mille punti di vista ed esperienze che formano corpo e mente.
Perseverare è una dote che se non ce l’hai è un fottutissimo problema.
Perseverare vuol dire non mollare, non arrendersi, credere in quello che si fa ed essere sempre convinti di essere allineati e stabili. Al di là della confusione, che è fonte di nuove idee, al di là delle paure che ti aiutano a non perdere la testa.
Io credo la perseveranza abbia tantissimi punti a suo favore, nonostante come tanti altri fattori abbia anch’essa qualche lato oscuro. Ma chi non li ha?
Credo nella perseveranza, quella fatta di metodo e stile, quella impregnata di valori e di determinazione, quella che non ha timore di mostrare i denti e che ci crede.
Ovviamente perseverare ha qualche lacuna, ma ritengo che sia assolutamente governabile e risolvibile.
Vi faccio un esempio: state improntando un business e state investendo del denaro per pubblicizzarlo.
Avete quindi un budget e siete (dovete) essere consapevoli del rischio d’impresa.
Iniziate il business e dopo qualche mese vi rendete conto di essere in perdita, i vostri soldi escono e ne entrano pochi. Quindi il vostro ROI (ritorno dell’investimento) è negativo.
Le opzioni a questo punto sono 2:
1) proseguite convinti che tutto ciò che fate sia corretto, strategia, modello di business, players, decisioni aziendali, sistema pubblicitario. Vi rendete conto che manca qualcosa, che forse non siete al 100% delle vostre possibilità, ma nonostante tutto andate avanti e continuate, aimè, a perdere soldi. Ecco questa può essere considerata “perseveranza negativa”.
Perchè nonostante vi rendiate conto che qualcosa non va, continuate in quella direzione e lasciate troppo spazio ad istinto e orgoglio.
2) mentre vi rendete conto che qualcosa non va nel vostro business, perchè state perdendo soldi, decidete di rallentare e riordinare le idee. Stoppate per un attimo il vostro impeto e la vostra voglia di non mollare e riflettete. Forse manca qualcosa, forse un tassello importante che potrebbe dare la svolta al vostro percorso tortuoso, forse è arrivato il momento di farsi dare una mano.
Investite in un corso di aggiornamento, contattate un consulente esterno oppure vi informate da chi ne sa più di voi su come rimettere in linea il vostro business, vi mettete nelle mani di qualcuno che possa capire cosa non va e come sistemare le cose. Ecco questa io la considero “perseveranza positiva”.
Perchè una parte del vostro cervello vi invita e vi aiuta a cambiare direzione e a rimettere in bolla le vostre azioni, così da perseverare ma in maniera del tutto positiva.
Conosco tante persone che hanno raggiunto la vetta.
Gente che è partita con 500€ e che ha costruito un impero.
Quindi perchè non potete riuscirci anche voi?
Io ci sto provando, con le mie idee, con i miei mezzi, con la mia voglia di cambiamento, con la mia costante perseveranza.
E voi cosa state facendo per dare l’impronta giusta al vostro business?
Se avete bisogno di una consulenze o avete dubbi su ciò che state facendo per la vostra azienda, contattatemi pure cari imprenditori:
www.cristianpedrani.it
A presto!