Facebook è diventato un social per vecchi! Che vi piaccia o no questa è la verità.
La trovate un’affermazione un pò forte, un pò troppo diretta?
Mi spiace ma non c’è altro modo per dirlo.
Siete giovani e volevate un luogo per sfogare le vostre pulsioni, per esprimere i vostri pensieri liberamente?
Se siete su Facebook oramai può diventare un grosso problema.
Fateci caso. Da qualche anno a questa parte le vostre bacheche sono invase da over 40/50, da genitori e in alcuni casi persino da nonni…
Quando è nato era un social di élite, solo per giovani sbarbatelli, dove si poteva scrivere quello che si voleva senza che l’occhio del Grande Fratello (genitori e parenti) potesse sbirciarci dentro.
Anche perchè era nuovo, era innovativo e soprattutto non era alla portata degli adulti. (almeno in quel momento!)
Poi le cose cambiarono. La gente adulta cominciò a comprendere che Mark gli dava la possibilità di “trovare quel vecchio compagno di classe che non sentiva più dalle superiori” e allora i meccanismi cambiarono. Cambiò la percezione verso uno strumento che da diavolo si trasformava come per magia in angelo dalle enormi ali bianche che illumina il cammino.
Da quel momento iniziò il cambiamento radicale. Silenzioso, lento, inesorabile.
Facebook era “di tutti”. Non era più solo dei giovani. Era di qualsiasi età, semplice, utile e irrimediabilmente fonte di dipendenza costante.
Provate a pensare a vostra madre o vostro padre, a quante volte li vedete con gli occhi sul cellulare intenti a scorrere la bacheca di Facebook in cerca spasmodica di cosa dicono i loro amici, di cosa pensano, di video divertenti o di news (quasi sempre fake).
Diventando di tutti, diventa anche un punto di riferimento assoluto. Qualcosa che per certi versi, ora come ora, un pò mi fa paura.
La gente ha smesso di dire “Ho letto quella news che ha pubblicato la Repubblica o il Corriere della Sera“. Ora la gente dice “Ho letto quella news di Facebook“.
Non che prima, quando era solo per giovani, fosse un social in grado di “educare e far crescere le persone dal punto di vista intellettuale”, ci mancherebbe. Ma ora è diventato punto di riferimento anche per altre menti, per altre generazioni.
Quindi si potrebbe affermare che Facebook è per vecchi. È diventato, senza offesa ci mancherebbe (io stesso ho 45 anni e vado per i 50), un canale che ha come target più “attivo” quello degli over 40. Non ve lo dico per percezione personale, ma per statistica concreta ottenuta nel corso di questi anni in cui ho fatto campagne pubblicitarie e ho avuto modo di constatare coi miei occhi quanto e come Facebook sia cambiato.
Rimane il fatto che è gratis per le persone che sono iscritte con il loro profilo.
Mentre a pagamento per chi come me, che fa online marketing da anni, o per chi come voi ha un’attività e mette annunci per vendere il proprio servizio/prodotto.
Ma il caro buon vecchio Mark non ha certo deciso di semplificare le cose per chi paga. No! Lo ha fatto per chi è iscritto gratis e che costituisce il fulcro del social nudo e crudo.
Tutto in nome della famigerata “privacy”. Il concetto base è diventato: “Tutelare gli utenti per primi e difenderli dai brutti cattivi che fanno pubblicità” Anche se questi ultimi sono poi quelli che finanziano il sistema di advertising.
Cosa possiamo fare noi imprenditori? Nulla. Accettare le regole e basta.
Per renderci sempre più conto che è ancora l’unico strumento in grado di farci spendere cifre decenti a livello di investimento e di darci massima visibilità.
Facebook ha ogni dato possibile ed immaginabile di quasi tutte le persone su questa Terra. Quindi dato che i dati delle persone sono la cosa più preziosa al mondo, ha anche il controllo quasi totale su coloro i quali investono in tal senso per fare pubblicità.
Considerazione amara ma necessaria.
Conclusione: non possiamo farne a meno.
Ma dove sono finiti quindi i giovani?
Sono su Instagram, Tik Tok, e tanti altri…
Dove gli adulti ancora non si sono spostati in massa. Isole felici dove possono sfogare istinti e pensieri.
E cosa ha fatto il buon vecchio Mark qualche anno fa?
Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto.
Ha comprato Instagram.
Semplice e chiaro.
Percui spero abbiate capito meglio le dinamiche di sviluppo di un social che la fa da padrone e che ora come ora è difficilmente sostituibile.
Se volete investire budget continuate a farlo su Facebook. Ma siate finalmente consapevoli del target che lo popola in maniera attiva. Che poi sono anche coloro che generalmente rispondono di più alle sponsorizzate per le quali dedicate fatica e sudore.
Se avete domande, cari imprenditori, chiedete pure e vi sarà dato 😉