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Delle volte hai bisogno di cambiare. Il cambiamento è necessario. L’ho sempre pensato e lo penso tutt’ora.
Non è indispensabile cambiare totalmente sè stessi, attenzione, ma mutare in maniera “utile a te stesso” per poi essere migliore per noi e per gli altri. Ma soprattutto per noi.

L’IO va nutrito. E se non hai un IO abbastanza equilibrato e forte, solido, limpido, … ogni cosa che vuoi fare è maledettamente difficile.
Cose del presente, progetti per il futuro. Tutto.

Così, come spesso mi capita nella vita, mi sono ritrovato a dire a me stesso:
Cristian, così come sei ora non va bene. O per lo meno ti manca qualcosa che ti aiuti in qualche modo a stare meglio, più sereno, più energico, più vivo e consapevole“.

Ci sono casi in cui la nostra voce non la riusciamo a sentire e nemmeno a comprendere. Altri in cui facciamo finta che la vocina dentro di noi sia solo una nenia fastidiosa che vogliamo solo che passi in fretta. Altri ancora in cui ci fermiamo, riflettiamo e comprendiamo che è giunto il momento di seguire l’istinto.

In questo periodo mi sentivo fiacco, stanco, scarico…
Non potevo continuare a sentirmi così. Io che ero abituato, circa un anno fa e poco più, a fare sempre palestra, camminare ore, correre, fare pesi, addominali. E arrivare a sera, stanco morto ma per lo meno soddisfatto e libero, pulito dentro, consapevole di aver dato al mio corpo nutrimento “indispensabile”.
Ritrovarsi a fare nulla, solo lavoro e lavoro … famiglia … lavoro… famiglia … ecc….
Qualcosa mi mancava maledettamente. Ed era la parte di me che avevo lasciato indietro. Che avevo voluto dimenticare, mettere in pausa. Per noia forse, per priorità differenti di vita.
Insomma, avevo messo in pausa una parte importante di me.
E non andava bene.

L’ho capito. Mi sono reso conto che non potevo lasciare in pausa il mio fisico, la mia mente, il mio spirito.
Perché da essere umano, da professionista, da uomo, da imprenditore quale stavo cercando di essere, non potevo assolutamente prescindere da ciò che era parte integrante di me.
Se stai bene fisicamente e mentalmente, il resto è molto, ma molto più semplice.
Le giornate di lavoro, i mesi, i periodi duri, le difficoltà, i problemi … Hai un background molto più solido se non metti in pausa una parte di te.

Quindi cosa fare?

Ho deciso: 1 mese di restart!

E il mese si basa su 3 pilastri:

1) CORRI: tornare a correre. Correre come sapevo fare, come mi piaceva da matti fare! Buttare fuori sudore, tossine, arrivare esausto a casa o negli spogliatoi e sentirmi BENE.
La mia missione è quella di correre tutti i giorni o almeno 1 volta ogni due giorni per almeno 1 mese.
Ovviamente non sono un folle. Ho 46 anni quasi e se corro come un maratoneta dal primo giorno, dopo essere stato fermo per più di un anno, rischierei un attacco di cuore 🙂
Correre con equilibrio. Poco alla volta, aumentando di giorno in giorno intensità e tempo. Qualche settimana di corsa semplice, alternata con esercizi di stretching e defaticanti.
E solo dopo almeno 2 settimane, iniziare con allunghi, potenziamento muscolare con salite e discese, introducendo sempre cose più complesse, sforzi più lunghi.
Quando corro dopo tanto tempo di inattività mi sento inizialmente appesantito. I muscoli sembrano cemento. I dolori sono forti.
Ma quando corro, dopo qualche tempo che lo faccio, mi sento LIBERO, NUOVO, RINATO.

2) MANGIA: Odio la parola DIETA! L’ho sempre odiata. Perché mi fa pensare inevitabilmente alla rinuncia di qualcosa. Lo so, esistono diete buone, ma è più forte di me.
Preferisco pensare ad un “Mangiare Meglio”, ecco.
Mangiare meglio ed evitando cibi che appesantiscono e che fanno poco bene all’organismo.
Sono vegetariano da parecchi anni, e sono consapevole che già questa cosa mi aiuta molto, ma ho anche la necessità di integrare cibi più sani e differenziati per ovviare ad alcune mancanze che non derivano più dalla carne e dal pesce.
Solo che spesso alimenti come pasta e pane prendevano il sopravvento. E se mangi una marea di pane e pasta, si sa, difficile non mettere su pancia e sentirsi appesantiti.
Percui in questo mese di “nuovo me” cercherò di mangiare pochissimo pane e pochissima pasta. E vediamo cosa succede.

3) MEDITA: Di recente ho scoperto un’applicazione fighissima che si chiama Meditopia.
È un’applicazione, a mio avviso fatta molto bene. Studiata nei minimi particolari. Con una parte “free” di contenuti iniziali e minori + una parte a pagamento con abbonamento mensile.
Erano anni che riflettevo su questo punto. “Chissà come sarebbe se provassi a meditare?
Percui ho colto la palla al balzo e ho deciso di iniziare a meditare proprio durante questo percorso di 1 mese.
Ho aggiunto questo terzo tassello al mio training personale e devo dire che dopo qualche giorno mi piace parecchio.
Si tratta di quei 10 minuti / 15 minuti di silenzio, occhi chiusi, azzeramento del cervello e distacco totale dalla vita reale ( naturalmente cellulare spento!) che mi rilassano e mi arricchiscono psicologicamente.
Ma per capire quanto e come mi aiuterà realmente anche questo tassello, attenderò un periodo di prova più lungo. Per poi comprendere meglio dove mi ha portato e come.
Le prime impressioni sono ottime. E l’applicazione che vi ho consigliato direi che è una base perfetta per iniziare.

Solo alla fine di questo mese capirò quanto mi è stato utile far parte di una sorta di piccolo nuovo cambiamento.
Passare troppo tempo su dei progetti lavorativi, dedicarti esclusivamente a ciò che è al di fuori di te stesso, alla vita di tutti i giorni, al denaro che se non arriva non ti permette di arrivare a fine mese come vorresti, non staccare quasi mai la spina dal mondo reale … può arrivare a logorarti e a cambiarti in peggio.
E questa è l’ultima cosa che vorrei. Cambiare in peggio e non riconoscere più me stesso e non capire soprattutto dove sto andando e dove vorrei arrivare.

Cristian che è imprenditore è strettamente connesso a Cristian uomo e padre, figlio e parte integrante di una natura spesso troppo lontana.
Cristian è parte di un sistema che spesso rischia di portare via qualcosa, piuttosto che di dare qualcosa …
Ecco perché Cristian deve essere a volte anche “evoluzione“.

Questi sono aspetti della vita che riguardano me, ma che riguardano potenzialmente anche tanti altri giovani imprenditori che magari mi seguono e che hanno bisogno di parole o di punti di vista per poter cambiare la propria vita e il proprio modo di essere “tutti i giorni”.

Quindi spero che chi mi legge, possa trarre qualcosa anche da questo mio post che pur non essendo strettamente tecnico, vuole in qualche modo dare una mano a chi si sente perso o a chi vorrebbe capire come dare una svolta alla propria routine o al proprio modo di vivere statico, pesante, poco motivante.

A presto cari imprenditori!