Gloria l’ho conosciuta circa 3 anni fa. Per vie traverse grazie ad un amico fotografo, con il quale dovevo realizzare un progetto legato ad un brand di moda italiano.
Avevo la necessità di fare un servizio fotografico proprio per quel brand e lui mi suggerì proprio Gloria che era perfetta per quel tipo di abiti e di foto che dovevamo scattare.
Ricordo che mi disse che lei è un’attrice dal talento innato e che fare quelle foto con lei sarebbe stato una passeggiata, poichè lei era in grado di interpretare qualsiasi personaggio e davanti alla macchina fotografica risultata un soggetto in grado di muoversi e mostrarsi alla perfezione, nei movimenti, nelle espressioni, nell’impostazione.
Ed ebbi così l’occasione di scoprire con i miei occhi che effettivamente era tutto vero. Sembrava nata davanti all’obiettivo.
Successivamente la coinvolsi in un altro progetto che riguardava l‘agenzia pubblicitaria di Milano nella quale lavoravo l’anno scorso (2021).
Avevamo bisogno di una protagonista per il nostro spot pubblicitario che serviva ad avere una maggior brand awareness proprio su Milano.
Sin dalle prime scene, e qui potrebbe confermare benissimo il videomaker che girò il tutto, si vedeva che recitava la parte ad occhi chiusi e alla perfezione.
Ricordo distintamente che in alcune scene pensai che non avremmo potuto scegliere di meglio!
Assolutamente nella parte. Lo spot stesso risultava mille volte più bello di quanto in realtà ci sembrasse all’inizio.
Il suo talento donava unicità alla storia di fondo e la sua espressività, la sua voce, l’intera interpretazione perfezionavano il tutto.
Gloria Anselmi iniziò facendo la classica gavetta.
Fa sorridere il fatto che lei si definisca, ai tempi della scuola, come il “vice gabibbo” 🙂
Indossava sempre la tuta larga dell’Adidas. Per lei era la dimensione ideale.
Ed è solo quando cominciò ad indossare abiti differenti, jeans e magliette più tradizionali, che divenne Miss del liceo.
Ovviamente era solo un riconoscimento basato solo sul suo aspetto esteriore, ma contribuì a renderla più sicura di se stessa, a sentirsi più accettata e consapevole che avrebbe potuto intraprendere vari orizzonti lavorativi per il suo futuro.
Iniziò a lavorare nel settore della pubblicità, con servizi fotografici molto basici.
Da spot più semplici passò poi a spot sempre più importanti, con personaggi del calibro di Jerry Scotti, Amadeus, ecc. sino a storiche trasmissioni come Striscia la notizia o Mai Dire Gol.
Quindi intraprendendo inizialmente solo l’attività di modella per servizi fotografici e di attrice in pubblicità televisive.
Fu solo dopo qualche tempo che iniziò anche ad investire su se stessa. Grazie a corsi di dizione e corsi di recitazione.
Perchè fondamentalmente quella era la professione che più le piaceva.
Ripete spesso nell’intervista che non è ancora diventata “famosa” ma che comunque è presente ovunque, sempre attiva sia nel mondo della pubblicità che della recitazione.
Parlando di un suo collega dice che lui ad esempio si sente come “lo sconosciuto più famoso d’Italia“. E direi che questa definizione rende perfettamente l’idea.
E nel parlare con lei ho la sensazione che questa cosa non la faccia sentire per nulla a disagio o non realizzata, anzi, noto costantemente nei suoi occhi e nelle sue parole, che è soddisfatta del ruolo che ha in questo momento e quel suo essere così dinamica e attiva la renda sempre propensa alla ricerca futura di un miglioramento costante.
Interessante scoprire le sfaccettature della sua professione, alcuni dettagli che forse nessuno di noi conosce, comprendere al meglio cosa vuol dire realmente “essere un’attrice professionista“.
Ci parla della sua giornata tipo, di come realizza i provini, ci racconta dei film che recentemente l’hanno vista come protagonista:
Tracce di follia (2021)
Chi ha paura del dottor Kramer (2020)
Ha realizzato anche cortometraggi, come ad esempio quello per la Croce Rossa e che dovrà essere pubblicato a breve e di cui ci anticipa l’uscita.
È spesso anche attrice in alcuni spettacoli teatrali e quindi non è solo coinvolta nell’ambito della televisione ma anche in quello affascinante ed immortale del teatro.
Gloria ha un debole a livello di registi per Ferzan Özpetek, Salvatores, Pupi Avati… e non per ultimo Stanley Kubrick.
Con Kubrick avrebbe voluto poter recitare in un suo film… ma rimane un sogno per ovvie ragioni.
Da queste sue parole comunque si possono dedurre anche i suoi gusti, che sono indubbiamente ottimi.
Ultima chicca, prima di lasciarvi all’intervista, è una sua partecipazione in “Casa Vianello“.
Ha avuto l’occasione di recitare al fianco di Sandra e Raimondo. Non so perchè ma questa cosa ha generato in me un pizzico d’invidia, poichè erano entrambe due icone dello spettacolo in quegli anni d’oro della televisione.
Buona visione: