Questa è la storia di Federica Antonioli, una ragazza che dopo essersi laureata in economia e dopo aver lavorato per una società di riscossione tributi per i vari comuni italiani, scopre di appartenere a tutt’altro mondo e ad una dimensione che la farà sentire più a suo agio nel ruolo di imprenditrice.
Federica sente di non essere portata per fare la semplice dipendente, non le si addicono certe dinamiche imposte dall’alto, e questa miccia le fa scatenare dentro il desiderio di cambiamento radicale.
Così all’età di 40 anni e anche grazie al supporto del marito, che affittava vari terreni agricoli a contadini della zona, intraprende l’avventura nel settore agricolo.
Attratta da questo mondo ci si butta a capofitto, ammaliata da concetti come “km zero”, “biologico”, “biodinamico”, ecc.
Ma si rende presto conto che è più di tutto questo, soprattutto a livello di complessità e di gestione generale di un’impresa che contiene in sè varie sfumature che vanno comprese e seguite.
La natura non fa sconti. Bisogna seguire dei ritmi precisi. Quindi sa di essere nella direzione giusta per la sua vita ma allo stesso tempo ne affronta le difficoltà correlate.
Federica è l’esempio di come un sogno possa diventare realtà se una persona ci crede davvero e ci mette il massimo impegno e sudore.
Da vita così ad una realtà, che pur essendo piccola e territoriale, diviene col tempo stabile e sostanzialmente in costante evoluzione.
Nasce quindi “Il Campo di Federica” nel territorio lombardo.
Ci fa notare come la formazione personale sia poi indispensabile per poter rendere al massimo e offrire il meglio ai propri clienti e anche a sè stessi.
Esperienza e pratica diventano poi indispensabili e consequenziali.
Ci fa riflettere sui costi di un settore come il suo, soprattutto nella situazione geo politica che stiamo vivendo a causa della guerra in atto.
Sia per le materie prime che per il carburante dei trattori, ecc. Tutto è collegato e tutto si evolve in parallelo.
Sono quindi anche questi punti fondamentali e concetti che pesano soprattutto sui piccoli medi imprenditori come lei che giorno per giorno cercano di portare avanti un’attività più importante di ciò che poteva sembrare in altri tempi.
Alla base della sua attività esiste poi anche una sorta di ricerca e sperimentazione continua.
Tra i suoi progetti più recenti c’è quella della Flower Farm. Quindi “vendita di mazzi di fiori a km zero”.
Iniziativa molto interessante se contestualizzata in quello che è il concetto di frutta e verdura a km zero come conosciuta da molti oramai.
Ovviamente ogni progetto ha come sempre le sue difficoltà e Federica ci parla di quelli che sono spesso gli intoppi di progetti come questi nel suo settore.
Federica ci parla anche di altri progetti di successo che le hanno dato la possibilità di avere successo ed enorme visibilità soprattutto nel 2021.
Organizza infatti il suo “Festival d’autunno” con un evento che ha visto tantissima partecipazione da tutte le zone limitrofe. Una fiera in occasione di quello che è il periodo di Halloween e incentrata in toto su quelle che sono le zucche e tutte le ambientazioni ad esse inerenti. Installa così nel suo “campo” una serie di zone in cui le persone possono farsi foto a tema, scoprire il mondo delle zucche e di Halloween, anche grazie ad angoli di artigianato e cultura.
Impossibile non ricordare poi quelle che sono state le sue interessanti operazioni di marketing che l’hanno portata ad avere in poco tempo così tanta visibilità online proprio per questo festival.
Federica invita una serie di influencer a partecipare all’evento e tra essi accettano l’invito proprio i Ferragnez (Fedez e Chiara Ferragni), che si recano al Campo di Federica e si rendono protagonisti di un intero servizio fotografico che poi postano sui loro social….
Tale condivisione, ci racconta Federica, diventa un effetto domino che in quei giorni porta una marea di visibilità ai suoi canali online e tantissime adesioni proprio all’evento.
Insomma, un successo degno di nota!
Il Festival d’Autunno da così una grossa mano all’azienda di Federica, dandogli tutt’oggi una spinta per tutte le sue altre attività connesse.
Ed è proprio questa connessione che rende possibile, per le piccole aziende agricole come la sua, l’esistenza di una realtà capace di mettere in gioco non solo un’attività di vendita ortaggi a km zero, ma anche tanti altri progetti / eventi. Che in fin dei conti rappresentano tutto ciò che permette a fine mese di far quadrare i conti.
Nasce così la necessità della divulgazione soprattutto ad un pubblico più piccolo, bambini che riscoprono una cultura legata al territorio, il riavvicinarsi alla natura e al contatto diretto con la terra.
Federica ci tiene a raccontare che ha deciso di fare proprio in questi mesi un corso per poter rendere Il Campo di Federica una vera e propria fattoria didattica certificata.
E parlando di queste iniziative è evidente la passione e la voglia che ci mette nel raggiungimento di tali obiettivi.
Poi Federica mi spiazza, verso la fine dell’intervista, nel parlarmi di come vorrebbe lei il futuro del suo settore.
Conoscete l’agricoltura di precisione? No?
Beh… scopritelo nell’intervista qui sotto!
Buona visione: