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Interessante vedere come il percorso professionale di molte persone che sto intervistando, nasce in un modo per poi svilupparsi verso tutt’altra strada.
Gianfranco Mele è uno di questi professionisti. Nato come commerciale dedicato alla vendita e cresciuto poi come consulente e trainer dedicato invece alle gestione della rete vendita stessa.
Quindi una sorta di upgrade, di ribaltamento dei ruoli, che l’ha portato a divenire la parte migliore di se stesso, in una sorta di evoluzione graduale.

Gianfranco ha molta esperienza.
I primi studi lo vedono iniziare le scuole superiori come geometra nel ’92, poichè aveva una passione spiccata per il disegno tecnico.
Successivamente si avvicina in maniera estremamente naturale alla carriera lavorativa come commerciale passando dal ’94 presso Assicurazioni Generali e poi negli anni a seguire ad Unilever Mantova sempre nel medesimo ruolo dedicato alle vendite.

Gli eventi della vita cambiano le carte in tavola, ti mettono in discussione e fanno uscire il tuo reale destino. E quello di Gianfranco sembra delinearsi step by step.
Sino a concretizzare negli ultimi anni il progetto ESA Consulting secondo il quale “il migliore investimento verso di noi e la nostra azienda è diventare pienamente consapevoli di se stessi“.

Nel 2019 quindi assieme alla Dott.ssa Nadine Pepe, psicologa e psicoterapeuta, Gianfranco da vita al “Metodo ESA“.
Giusto per spiegarlo in due parole così da farvi capire bene di cosa si tratta (poi sul suo sito ufficale trovate tutte le info necessarie), tale metodo lavora su 2 piani:
piano emotivo e piano razionale. Esattamente come opera la nostra mente in una costante altalena fra razionalità ed emotività.
Il team ESA aiuta così le aziende a liberare, amplificare e far crescere le risorse umane. Anche quelle che spesso non si vedono normalmente.

Gianfranco si definisce una sorta di “trainer“, ma con molte più sfaccettature e livelli.
La sua attività non si limita alla sola formazione delle persone, ma lavora prevalentemente anche alla base, portando ad una maggiore consapevolezza interiore per poter far rendere al meglio l’individuo sia singolarmente che in gruppo.
Ed è questa la caratteristica fondamentale che rende lui e i suoi collaboratori rivolti verso un futuro migliore del concetto di formazione fine a se stesso.

Ci racconta anche che ESA non è solo formazione, ma anche “finanza” (ESA FINANCE).
In tal caso diviene un vero e proprio partner rivolto alla ricerca di bandi, agevolazioni e contributi a fondo perduto per la crescita stessa delle imprese e di conseguenza dei dipendenti stessi che le compongono.

Mi fa molto riflettere inoltre una delle sue riflessioni in cui ci fa notare che purtroppo ai giorni nostri esiste una sorta di pratica lavorativa che sostanzialmente tende spesso a logorare i professionisti: la ricerca della performance assoluta, del raggiungimento a tutti i costi del 100% come obiettivo.
Tale ricerca risulta a volte poco sana, deleterea, soprattutto per il semplice fatto che le persone non tentano di migliorarsi davvero ma cercano solo il risultato maggiore, spesso a discapito della crescita stessa.

L’idea del successo invece nella sua prospettiva è differente.
Ognuno di noi ha una propria meta, un proprio percorso. E non tutti sono uguali tra di loro.
C’è chi ad esempio può comprendere che ciò che lo rende effettivamente felice non è tanto la performance assoluta ma avere magari più tempo per se stesso e per la famiglia. Questo è ciò che Gianfranco cerca di tirare fuori dai propri clienti nel momento in cui entra in azione con la propria professione.
Guidando così per mano le aziende a conoscere e aiutare ogni dipendente in maniera diversa. E solo in questo modo ogni singolo individuo diverrà consapevole e comprenderà realmente ciò che lo rende migliore nel tempo e nelle scelte compiute. E se una risorsa aziendale è valorizzata al meglio è consequenziale la crescita anche dell’azienda stessa.

Il suo aver vissuto la sua vita lavorativa in più ruoli professionali lo ha sicuramente aiutato ad assumersi una grande responsabilità che è quella di insegnare a lavorare in maniera migliore.
Conoscere più facce di una medaglia è sempre e comunque un plus.

Ripensando io stesso, alle realtà lavorative nelle quali ho lavorato nel corso degli anni, posso affermare con certezza che se avessi avuto a che fare con una figura come la sua, io stesso e anche le aziende che mi hanno “perso” avrebbero forse potuto giovare in maniera corretta delle mie capacità. E non parlo ovviamente solo di me stesso ma di tutte quelle persone che sono passate come meteore, molte di loro assolutamente valide e per nulla comprese e valorizzate, messe nelle condizioni di “liberare il meglio di se stessi”.

Qui mi ricollego al suo primo libro: “Libera il meglio di te“, edito dal Gruppo Albatros e venduto sia sul loro sito ufficiale che su altre piattaforme.
In copertina la frase emblematica e che lo introduce al meglio è: “Esprimi il tuo massimo potenziale trasformando inerzia e sconfitta in gioia e azione nel lavoro e nella vita”.
Con il contributo della collega e Dott.ssa Nadine Pepe.

Concludo dicendo che mi piace immaginare il suo metodo come una sorta di “metodo Montessori“, con il quale sin da bambini si prediligono e si stimolano le capacità di un bambino aiutandolo a migliorare soprattutto ciò in cui è più capace e portato.
E Gianfranco aggiunge che effettivamente ognuno di noi non è altro che un bambino più grande…

Ora vi lascio all’intervista molto interessante.

Buona visione: