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Trovare il personale giusto o i collaboratori esterni di cui fidarsi, oggi come oggi e aggiungo “più che mai”, è maledettamente complicato.
Molte imprese non sanno come gestire la cosa. Tante hanno degli HR da paura, nel senso che non sono spesso in grado di riconoscere la figura correttamente, non tanto perchè non hanno studiato, anzi, tutti i responsabili delle risorse umane sono laureati… più che altro perchè non conoscono il lavoro delle figure professionali che assumo.
Ed è un problema ENORME.

Cosa si può fare allora per trovare i candidati che servono realmente ad un imprenditore?

Non si tratta sempre e solo di curriculum vitae, dove uno può scrivere ciò che gli pare. Non si tratta solo di riconoscimenti, attestati, diplomi e lauree…
Non basta più! Ora più che mai è necessario saper distinguere le varie figure, comprendere appieno le capacità che hanno in quel determinato settore, non è sufficiente essere titolari di un’azienda per poter affermare di saperla gestire al meglio.
Ho visto troppe imprese fallire, troppi “capi” credere di essere superiori e convinti di conoscere la materia che pensano di sapere vendere al meglio. Non è abbastanza auto convincersi di essere “bravi” nel proprio lavoro, illudersi che per portare avanti un’azienda basti un capitale sociale e due o tre senior per spaccare un settore e raggiungere risultati top.
Ho visto cose che voi umani…

Quali sono i passaggi da seguire e come fare per riconoscere se davvero un professionista è tale?

Tutto parte da qui secondo me.
Riconoscere se chi lavora per noi è realmente bravo come dice o millanta di essere.
E come puoi riconoscere se chi lavora per te è capace di fare quello che  deve fare? Lo puoi sapere solo se anche TU (imprenditore) comprendi il suo lavoro. Oppure se hai un HR bravo… Ma credimi, per esperienza, la prima soluzione è sempre quella migliore, perchè puoi fidarti spesso solo di te stesso.
Se non lo comprendi, il professionista ti potrà dire sempre ciò che gli pare, ti potrà far credere sempre ciò che gli pare… e TU (imprenditore) abboccherai all’amo come un pesce rosso pronto a girare in continuazione su te stesso come dentro ad una palla di vetro.
Oppure l’alternativa, come già accennato, è quella di avvalerti di uno o due collaboratori “fidati” ai quali delegare determinate scelte. Ma la chiave è sempre la stessa: ti devi fidare!
Altrimenti tanto vale fare tutto da solo, ma poi alla fine i limiti vengono a galla: non sei un tuttologo, non hai tutto il tempo per fare tutto, non puoi essere ovunque.
Delegare è la soluzione che ho visto funzionare meglio. Ma ripeto, bisogna che l’imprenditore si fidi dei “senior” che ha al suo fianco.
Altrimenti tanto vale non averli…. e soprattutto non strapagarli!

Percui i Senior sono un problema o una risorsa?

Non avete idea di quante realtà come la vostra abusino o al tempo stesso dimentichino questa figura: IL SENIOR. Oppure se ce l’avete o avete dei dubbi… siete dei folli!
É senior chi ha tanta esperienza in altre realtà o come freelance ha anche tanti clienti, giusto?
É senior chi sa fare quello che dice di sapere fare, se conosce la materia di cui parla, se si destreggia nel suo settore in maniera agevole, …. giusto?
Ma è anche senior chi ha determinate responsabilità in azienda, se il suo titolare si fida di lui e non gli passa davanti ogni volta che esprime le sue opinioni su un determinato lavoro.
É anche e soprattutto senior se il suo capo gli lascia operatività e gli dimostra fiducia… altrimenti che caspita di senior è???
L’ho sempre sostenuto e lo sostengo a pieni polmoni: se non deleghi ai tuoi senior determinate scelte o responsabilità, tanto vale che assumi tutti junior! Li paghi meno, decidi sempre TU (imprenditore), e hai tutti dipendenti/collaboratori che fanno ciò che vuoi H24. Stop.
In gergo tecnico si chiamano YES MAN.

Hai veramente bisogno di soli “Yes Man”?

Un Senior non deve essere uno Yes Man!
Un Senior deve saperti affiancare durante il lavoro in azienda e di lui devi fidarti quasi cecamente. Non ti puoi permettere di avere chi fa questo lavoro e non fa altro che darti sempre ragione.
Solo per questo ti si dovrebbe accendere una lampadina… non credi?
Il mio Senior mi dice di si ogni volta che io gli dico quello che deve fare o ogni volta che gli suggerisco una strategia nuova, che figata!” mmmm… io inizierei a preoccuparmi.
Oppure al contrario: “Il mio Senior non sa che in quell’occasione doveva fare quella determinata azione… caspita era così banale eppure non l’ha fatta… ma come è possibile?” mmmm… qui potrei citare, come mi capita spesso, il buon Checco Zalone: “Ma questo è del mestiere?” ahahahah

Come scelgo le persone giuste? Come posso far fare il salto di qualità alla mia azienda?

Ehhhh… bella domanda…
Sarebbe bello avere la soluzione a questo quesito ogni volta che me lo sono trovato davanti, ogni volta che ero in un’azienda e trovavo davanti a me qualcuno che “non sapeva fare il suo lavoro”.
Le persone giuste forse le scegli semplicemente applicando due regole:
1) devi conoscere quello che fanno, altrimenti possono prenderti per i fondelli quando vogliono. Quindi se conosci quello che fanno sai anche se sono bravi professionisti.
2) devi delegare ai senior quello che “dovrebbero” saper fare, perchè quello è il loro lavoro, il loro ruolo per il quale li hai assunti.
Non sarà il consiglio del secolo, ma fidatevi che sono due cose che MOLTO SPESSO non vanno date per scontate e che quasi sempre mancano in ambito aziendale.
Sembrano così banali, ma troppe volte sono assenti.
Risultato: mancanza di fiducia –> personale insoddisfatto e arido di motivazioni e stimoli –> problemi su problemi irrisolti –> errori e ritardi nelle consegne –> guai e danni a livello di immagine … –> chiusura attività.

CONSIGLI? SI, ne ho. Semplici e diretti.

  • Stringete la mano ai vostri dipendenti di cui vi dovete fidare.
  • Guardateli negli occhi e non date mai nulla per scontato.
  • Dimostrate di sapere ciò per cui state lavorando, altrimenti è un attimo a perdere la cosa più importante: LA STIMA.
  • Premiate chi lavora per voi quando arrivano i risultati, basta davvero poco per avere al proprio fianco chi lotta per e con voi in maniera attiva nella stessa direzione.
  • Non “cazziate” i vostri dipendenti, ma mostrate loro dove hanno sbagliato. Perchè la cazziata fine a se stessa non serva a nulla e mortifica, ciò che serve è il dialogo e la comprensione ASSIEME degli errori commessi e compresi in maniera costruttiva.
  • Chiedete loro consigli, soprattutto ai Senior, perchè più esperienze sommate possono dare origine a molte soluzioni.
  • Non siate troppo supponenti nelle scelte aziendali, non credete di sapere tutto del vostro lavoro, perchè poi è in quel momento che fatte brutte figure con TUTTI.
  • Fate sentire le persone che lavorano “per voi” … persone che lavorano “con voi”.
  • Date serenità a chi sta al vostro fianco almeno 8 ore al giorno, perchè quella è la vostra e la loro parte di una vita e non va trattata come un piccolo dettaglio ma come un grande dettaglio.
  • Investite nella crescita del personale. Il lavoro non è solo produrre per voi e chissenefrega del resto… Il lavoro è crescita e la crescita è investimento!
  • Permettete a chi vi sta al fianco di fare test, di fare prove, di intraprendere soluzioni alternative. Questa si chiama “libertà di espressione creativa”.

… se ne avete altri da aggiungere alla lista ben venga… vi ascolto!