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Appassionato di marketing sin da quand’era piccolo, già all’età di 6 anni, Ale Lorenzi si guardava tutte le pubblicità tra un cartone animato e l’altro, senza mai cambiare canale. Un’amore a prima vista con la pubblicità e con la comunicazione in generale, che da li a qualche decennio sarebbe poi diventata la sua professione principale.

All’epoca, parliamo degli anni dopo il 2010, c’era ben poca scelta da cui trarre ispirazione qui in Italia e Ale preferiva prendere spunto e continue informazioni dal mercato americano, sempre pieno di opportunità e soprattutto nuove idee. Si trovavano libri, corsi e molto altro da cui attingere. Una miniera d’oro insomma.
Per lui fu una scelta fondamentale sotto mille punti di vista, poichè il mercato italiano era molto povero di ispirazione mentre quello americano è stato da sempre proiettato nel futuro.

Come università scelse ovviamente il ramo Marketing e già alle superiori si prodigò con vari lavoretti per alcuni piccoli clienti, ma capì sin da subito che era troppo giovane ed inesperto per mettersi subito alla prova in quel mondo. Così continuò a fare gavetta e a studiare senza sosta, per raggiungere un obiettivo molto semplice: fare al meglio quello che sapeva fare meglio.

Con l’avvento di Facebook, grazie alle prime campagne strutturate con strategie e obiettivi precisi, iniziò a seguire alcuni clienti e ad avere le prime soddisfazioni seguendo business locali.
Finalmente, ora che aveva compreso chi e come poteva aiutare, Ale iniziò a mettere in pratica tutti gli insegnamenti appresi nel corso della sua formazione personale.
Stava diventando a tutti gli effetti un media buyer professionista.

Se alcuni di voi non sanno cos’è nello specifico questa professione vi do una definizione molto semplice:
E’ quella figura che si occupa di redarre una strategia di marketing e una campagna pubblicitaria per un cliente e relativo prodotto / servizio”
Nella definizione classica del termine il media buyer è quindi la persona addetta ad acquistare spazi pubblicitari sui diversi media, sia online (Google, social media) che offline (TV, radio, cartelloni pubblicitari). Ale nella fattispecie si occupa più che altro della parte online, nella quale oramai è molto preparato ed affermato.

Come già spiegato e come parte di ogni processo evolutivo che si rispetti, Ale è a mio avviso il perfetto esempio di professionista serio  che “si è fatto da solo”, attraverso il sudore, l’impegno costante, l’auto-formazione indispensabile e quella sana voglia di non mollare mai che ho sempre percepito in ogni suo video o diretta che ho avuto modo di seguire, sin da quando era più giovane e lavorava per altre realtà dalle quali ha sicuramente appreso moltissimo.
Poi, quando ha compreso di poter camminare con le sue gambe, ha iniziato a macinare follower, clienti e soprattutto credibilità e consensi online.

Infatti Ale non fa solo il media buyer, ma si occupa anche di formazione, proprio perchè crede nell’apportare un valore concreto a chi davvero vuole imparare a fare bene il proprio mestiere.
Inoltre ha anche la determinazione e qualità nel voler a tutti gli effetti seguire solo determinati clienti / progetti nei quali crede e in cui ci mette tutto se stesso. Chapeau!
Aiuta quindi clienti di qualità (il classico “pochi ma buoni”) ad ottenere contatti e conversioni a loro volta di qualità, durante ogni strategie di marketing che lui e il suo team mettono in piedi.

Ale quindi rappresenta una sorta di “guida”, di “sherpa”, per i suoi clienti.
Il cliente quindi si deve fidare di lui e tutta questa qualità deve essere sempre al centro di ogni suo progetto ed obiettivo.

Per il futuro Ale ha molti progetti. Primo fra tutti: uscire dal mercato italiano e buttarsi in quello americano.
Sicuramente un qualcosa di molto difficile ed impegnativo, ma anche molto ambizioso. Una bella sfida e un ottimo traguardo da poter raggiungere un giorno.
Il bacino d’utenza americano è immenso, ma di contro anche la quantità di “fuffa” presente sul mercato, che in qualche modo rappresenta un ostacolo ma anche un’opportunità.

Per una figura come quella di Ale, soprattutto a livello di formazione, essere percepito come “credibile” non è semplice.
Proprio perchè soprattutto in questi anni le persone sono sempre diventate più diffidenti… troppa fuffa, troppe false promesse, troppi “guru” che non lo sono realmente.
Aimè naviga in una nicchia bombardata dai fake guru, ma io sono convinto che Ale riuscirà ad affermarsi perchè in lui vedo tanta serietà e voglia di fare, oltre che enorme professionalità.
In più, nei prossimi anni, sicuramente una figura come la sua esploderà sicuramente in maniera esponenziale e sarà sempre più semplice e semplificata per chi si affida a chi come lui fa davvero bene il suo lavoro in maniera umile e differente.

Il segreto è uscire dagli schemi e forse Ale è proprio in quella direzione che sta andando.
Fidelizzare i propri clienti è indispensabile. Tra 10 anni probabilmente questo per lui farà la differenza.
Questo è ciò che cambierebbe Ale nel suo settore e nel suo mercato di riferimento.

Inoltro Ale ha come sogno quello di riuscire in un modo o nell’altro di unire l’online con l’offline.
Ecco perchè fa il media buyer online e tanta formazione offline, incontrando gente e conoscendo persone e scambiando idee e punti di vista.
Chissà se il suo sogno sarà realtà o utopia. L’importante, come appreso dal mercato americano, è non smettere di sognare in grande.
Non resta che attendere… verso l’infinito ed oltre!

Ecco l’intervista online:

Qui trovate il sito ufficiale di Ale Lorenzi: https://www.alelorenzi.it/
Il canale Youtube: https://www.youtube.com/c/AleLorenzi
Il canale Facebook: https://www.facebook.com/AleLorenzimarketer/
Il canale Instagram: https://www.instagram.com/_alelorenzi_/