E’ da tanti anni che mi sono reso conto che attorno a me ci sono imprenditori molto validi, la maggior parte con anche idee molto interessanti, ma il problema è che nessuno o in pochi conoscono le loro idee, i loro prodotti innovativi, i loro servizi a volte rivoluzionari.
Conoscete l’ “effetto palco senza spettatori“?
Immaginate di essere dei relatori. Salite su un palco in una piazza di una città. Prendete in mano il microfono. Siete sicuri, convinti, decisi. Conoscete a memoria tutto quello che volete raccontare, avete le idee chiare, contenuti importanti, cose da dire intelligenti.
Poi immaginate che sotto il palco, davanti a voi, nella piazza……. ci sono bene o mane due o tre persone che vi ascoltano e neppure molto interessate…..
Cosa pensereste in quel caso?
Che siete poco interessanti? Che state parlando di cose che non interessano a nessuno e allora è per quello che la piazza è vuota? Che la colpa fondamentalmente è la vostra?
Molto probabilmente in parecchi casi andrebbe a finire così.
Dopodichè smettereste di parlare e di cercare di spiegare alle persone chi siete e le cose che avete da proporre.
Ma qual’è il problema in questa situazione?
Il problema è quasi sempre lo stesso: non avete “educato” la gente a conoscervi, a sapere che ci siete, che esistete.
Non avete speso del tempo prima a parlare di voi, a diffondere il vostro brand in maniera corretta.
Vi siete limitati a fare due o tre cose, a livello di pubblicità e comunicazione, e per il resto vi siete dedicati solo alla vostra attività. Produrre, gestire i clienti e produrre ancora.
Cari imprenditori, il punto è che non siete voi a dire cose che non interessano, non siete voi a sbagliare quando siete sul palco e nessuno vi ascolta.
E’ la vostra procedura generale, di marketing e comunicazione, che non ha pensato a portare gente in quella piazza! E’ tutto ciò che lavora nel sottofondo che non ha creato interesse e che non ha comunicato agli altri chi siete e cosa potete fare per il pubblico.
Ecco perchè la piazza è vuota e voi parlate da soli.
Il concetto di base è scardinare tutti questi limiti.
Ribaltare i paradigmi e lavorare sull’educazione del cliente sino a portarlo in quella maledetta piazza ad ascoltarvi!
E non sarà un cliente qualunque quello di cui vi dovrete accontentare, sarà un cliente che sa chi siete e che è li proprio per ascoltare voi.
Spesso gira tutto attorno a questi passaggi, che se non sono fatti bene, rischiano di farvi perdere tempo e risorse.
Il brand va coltivato, va nutrito e gestito nel migliore dei modi, anche perchè spesso è lui stesso che parla per voi, anche senza che spendiate troppe parole invano.
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BUONE VACANZE A TUTTI!!!!
E ricordatevi il link al mio videocorso per imprendit “Che Barba il Web“: